“Le vacche non hanno accesso al pascolo e quindi sono depresse”
“La mozzarella di bufala ha un alto contenuto di colesterolo”
“Mangiare Grana Padano può essere rischioso poiché potrebbe essere contaminato da Covid-19”
Queste sono solo alcune delle fake news che hanno circolato maggiormente sul web nel corso del 2020, un anno caratterizzato dal forte aumento della diffusione di notizie false sul cibo che curiosamente è andato a braccetto sia con l’aumento della spesa degli italiani per i prodotti alimentari che con l’aumentata propensione ad acquistare i prodotti alimentari online.
Già a fine 2019, gli interessanti tassi di crescita del commercio elettronico di prodotti alimentari e la bassa penetrazione del mercato, rendevano il Food & Grocery uno dei settori più caratterizzati da segnali di dinamismo online. La pandemia di coronavirus e le nuove esigenze emerse con il lockdown hanno definitivamente scardinato le resistenze ad acquistare prodotti alimentari online, generando una crescita del +55% degli acquisti online, ovvero un miliardo in più rispetto al 2019 (dati dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano).
Non c’è da stupirsi quindi se il definitivo sdoganamento del commercio elettronico nell’alimentare sia stato accompagnato da una sempre maggiore diffusione di fake news a tema agroalimentare ma non solo, perché la contraffazione non ha toccato solo le notizie ma anche i prodotti che corrono lungo la filiera, dalla produzione all’immissione in commercio. Basti pensare all’agricoltura e ai prodotti che vengono impiegati dai produttori per la cura delle colture per i quali si è creato un vero e proprio mercato parallelo a causa, soprattutto, della rimozione dal mercato di prodotti ampiamente utilizzati e dall’impennata dei costi per le nuove registrazioni che hanno privato gli agricoltori di strumenti efficaci nella protezione dei propri campi.
Preso atto del fenomeno è però importante soffermarsi sulle conseguenze provocate, sia in termini di business per le aziende e i comparti potenzialmente colpiti che per la salute dei consumatori che rischiano, guidati da notizie false o acquistando beni contraffatti o prodotti non in conformità delle normative vigenti, di compiere scelte sbagliate e potenzialmente pericolose per sé e per i propri cari.
Per analizzare il fenomeno, indagare le più moderne tecnologie antifrode e anticontraffazione e analizzare gli strumenti utili a garantire la sicurezza del consumatore e una sua corretta informazione, ti invitiamo al webinar di venerdì 29 gennaio dal titolo “BEYOND FAKE. FIGHTING FAKE NEWS AND FAKE PRODUCTS IN THE AGRI-FOOD SECTOR” a cui siamo felici di partecipare grazie alla presenza di Stefano Jondini, General Manager di Vitalia.
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